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Class Action europea: come cambia il Codice del Consumo

E’ stato pubblicato il decreto che, implementando la Direttiva UE 2020/1828, introduce anche in Italia la disciplina relativa alle azioni rappresentative, un nuovo strumento di tutela degli interessi collettivi dei consumatori che servirà a reagire alle violazioni della normativa comunitaria.

Un vero e proprio “boost” per la normativa sulla class action italiana, che acquista così respiro internazionale. Di seguito una breve nota che illustra le principali novità apportate al nostro Codice del Consumo, che saranno efficaci dal prossimo giugno.

Overview

Il Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 28 (il Decreto) introduce all’interno del Codice del Consumo la disciplina attuativa della Direttiva 1828. Le nuove norme, che si aggiungono - e in parte rinviano

- alla disciplina dell’azione di classe di cui agli artt. 840-bis e ss. del codice di procedura civile, regolano la nuova azione rappresentativa, intesa come quell’azione promossa per la tutela degli interessi collettivi di un gruppo di consumatori, finalizzata ad ottenere un provvedimento inibitorio e/o risarcitorio. L’ambito di

applicazione dell’azione è molto vasto e volto a proteggere dalle violazioni di normative di natura comunitaria che spaziano dalla tutela dei consumatori alla protezione dei dati personali, dalla salute alla concorrenza sleale. I nuovi strumenti di tutela potranno essere utilizzati dagli enti legittimati, anche senza necessità di mandato da parte dei consumatori interessati, a partire dal prossimo 25 giugno 2023.