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Fintech: al via il sandbox regolamentare italiano

Con l’entrata in vigore del Decreto 30 aprile 2021, n. 100 sono state specificate le attribuzioni del Comitato FinTech istituito dal Decreto Crescita, inoltre l'Italia si dota di una sandbox regolamentare.

Background

Il 17 luglio 2021 è entrato in vigore il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze 30 aprile 2021, n. 100 (il Decreto), attuativo della delega prevista dal Decreto-Legge 30 aprile 2019, n. 34 (il Decreto Crescita), che disciplina l’operatività e le attribuzioni del Comitato FinTech quale cabina di regia istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e le condizioni e le modalità di svolgimento della sperimentazione in Italia di attività di tecno-finanza all’interno della cosiddetta "sandbox regolamentare".

Sulla scorta delle esperienze di altri ordinamenti, la sandbox regolamentare è stata configurata come un ambiente controllato dove intermediari vigilati e operatori del settore FinTech, in costante dialogo con le competenti autorità di vigilanza (Banca d'Italia, CONSOB e IVASS) potranno testare, per un periodo di tempo limitato, prodotti e servizi tecnologicamente innovativi nel settore bancario, finanziario e assicurativo beneficiando di un regime regolamentare semplificato e transitorio.

La sperimentazione nella sandbox regolamentare

Con l’entrata in vigore del Decreto sono state specificate le attribuzioni del Comitato FinTech istituito dal Decreto Crescita.

Inoltre l’Italia si dota di una sandbox regolamentare, ossia uno spazio protetto dedicato alla sperimentazione digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo, idoneo a sostenere la crescita e l'evoluzione del mercato italiano permettendo le innovazioni e al contempo garantendo adeguati livelli di tutela dei consumatori e di concorrenza e preservando la stabilità finanziaria.

La sperimentazione, avente una durata massima di 18 mesi eventualmente prorogabili di 12 mesi previa consenso dell’autorità competente, sarà caratterizzata da requisiti patrimoniali ridotti, adempimenti semplificati e proporzionati alle attività che si intende svolgere, tempi ridotti delle procedure autorizzative e definizione di perimetri e limiti di operatività.

La suddetta sperimentazione potrà essere richiesta per un'attività di innovazione tecnologica che incide sul settore bancario, finanziario o assicurativo e che, alternativamente:

  1. è soggetta all'autorizzazione o all'iscrizione in un albo, elenco o registro da parte di almeno una tra la Banca d'Italia, la CONSOB e l'IVASS;
  2. pur essendo in astratto soggetta ad autorizzazione iscrizione in un albo, elenco o registro da parte di almeno una tra la Banca d'Italia, la CONSOB e l'IVASS, rientra in un caso di esclusione previsto dalla legge, ivi comprese le ipotesi in cui l'attività non sia svolta nei confronti del pubblico o sia svolta nei confronti di un pubblico circoscritto ai sensi di legge;
  3. consiste in un servizio o in un'attività che incide su profili oggetto di regolamentazione dei settori bancario, finanziario o assicurativo da prestare in favore di un soggetto vigilato o regolamentato di almeno una tra la Banca d'Italia, la CONSOB e l'IVASS, avente in Italia la propria sede legale o una succursale, ovvero in favore di un soggetto avente sede legale in un altro Stato membro dell'Unione europea e operante in Italia in regime di libera prestazione di servizi;
  4. viene svolta da un soggetto vigilato o regolamentato da almeno una tra la Banca d'Italia, la CONSOB e l'IVASS, avente in Italia la propria sede legale o una succursale, ovvero da un soggetto avente sede legale in un altro Stato membro dell'Unione europea e operante in Italia in regime di libera prestazione di servizi.

L'ammissione alla sperimentazione può comportare la deroga o la disapplicazione temporanee degli orientamenti di vigilanza o degli atti di carattere generale emanati dalle autorità di vigilanza nonché delle norme o dei regolamenti emanati dalle medesime autorità di vigilanza per quel che concerne alcuni profili normativi, pur tuttavia nel rispetto della normativa inderogabile dell'Unione Europea.

La sandbox regolamentare consentirà al Comitato FinTech e alle autorità competenti per la regolamentazione di osservare le dinamiche dello sviluppo tecnologico ed individuare gli interventi normativi più opportuni ed efficaci per agevolare lo sviluppo del FinTech. Allo stesso tempo gli operatori di mercato avranno la possibilità di testare prodotti e servizi innovativi mantenendo un costante dialogo e confronto con le autorità di vigilanza ed avendo la possibilità di richiedere eventuali deroghe normative nei limiti previsti dal Decreto Crescita e dal Decreto attuativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze 30 aprile 2021, n. 100.

Presentazione dei progetti

Per accedere alla sperimentazione, gli operatori interessati dovranno presentare all’autorità di vigilanza competente per materia progetti relativi a servizi, prodotti o processi innovativi nel settore bancario, finanziario o assicurativo e che arrecano benefici per gli utenti finali o contribuiscono all’efficienza del mercato.

La data di apertura e la durata della prima finestra temporale per la presentazione di detti progetti, l'eventuale numero massimo di richieste ammesse alla sperimentazione e l'eventuale area tematica della stessa saranno rese note entro settembre 2021.

Continueremo a monitorare l’evoluzione della sandbox regolamentare e le possibili implicazioni e opportunità per i servizi finanziari. Per ulteriori informazioni o chiarimenti non esitate a contattarci.